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"Il 'Liber sine nomine' comprende diciannove epistole precedute da una prefazione, tutte rigorosamente prive dei nomi del mittente e dei destinatari, alle quali è affidato il più segreto pensiero di Francesco Petrarca sulla profonda crisi che minava la Chiesa del Trecento. In esse l'umanista affronta due problematiche strettamente connesse tra loro e di immediata attualità: il declino morale della curia avignonese e la vicenda civile e umana di Cola di Rienzo. Di quest'opera, nella quale più che in ogni altra Petrarca ha mostrato attiva partecipazione a eventi storici di capitale importanza, esiste una moderna edizione critica, pubblicata a Halle nel 1925 dal filologo tedesco Paul Piur come contributo alla Geistesgeschichte der Frührenaissance. Il testo del Liber è preceduto da un'ampia introduzione, nella quale largo spazio viene dato al manifestarsi di quelle idee, di quei germi di contestazione del potere ecclesiastico, che dal medioevo attraverso la prima età moderna dovevano condurre alla riforma luterana." (Dall'introduzione)